EQUAZIONI E DISEQUAZIONI
Equazioni
Si definisce equazione una relazione matematica tra quantità note, dette coefficienti e quantità non note dette incognite. Il grado dell'equazione é dato dalla potenza massima con cui le incognite compaiono nella relazione. Un esempio di equazione di primo grado nell'incognita èI coefficienti e possono essere- numeri reali;
- parametri: quantità che si suppongono note e variabili entro determinati intervalli.
Risolvere un'equazione significa trovare quei valori dell'incognita che soddisfano la relazione data.
Si procede in modo molto semplice:
- si isolano tutti i termini che contengono l'incognita da quelli che non la contengono;
- si pongono a sinistra e a destra del segno di uguaglianza e si risolve.
Esempio Diamo un esempio di risoluzione passo-passo per un'equazione di primo grado.
Un'equazione algebrica di secondo grado (cioè un'equazione in cui l'incognita compare con una potenza massima quadratica), nell'incognita , quando è ridotta a forma normale è del tipo:dove , , sono dei coefficienti reali noti e, in particolare, il terzo di essi è appunto detto termine noto.
Un'equazione di secondo grado, ridotta a forma normale, si dice:
- completa, quando tutti i suoi coefficienti sono diversi da zero;
- incompleta, quando almeno uno dei tre coefficienti e è uguale a zero (in particolare, se solo l'equazione si dice spuria; se , si dice pura).
La quantità sotto radice quadrata e cioè permette di stabilire se le radici di una equazione di secondo grado appartengano al campo dei numeri reali e per questa ragione viene anche denominata discriminante e indicata col simbolo .
Vi sono tre possibilità:
- se si hanno radici reali e distinte
- se si hanno radici reali e coincidenti
- se si hanno radici complesse coniugate
Disequazioni
Se e sono due polinomi nella variabile reale , il problema di sapere se esistono dei valori della per i quali il valore di risulta minore o maggiore del valore di , si chiama disequazione razionale intera dell'incognita , e si scrive:Ogni numero reale che risponde positivamente a tale problema si chiama soluzione della disequazione e l'insieme di tutte le soluzioni viene indicato con . Risolvere una disequazione vuol dire trovare, qualora esista, l'insieme di valori che sostituiti ad nella disequazione verificano il verso della disuguaglianza. I valori si dicono soluzioni della disequazione. Le disequazioni si distinguono in:
- Possibili: se ammettono soluzioni,
- determinate se ammettono un numero finito di soluzioni;
- indeterminate se ammettono un numero non finito di soluzioni.
- determinate se ammettono un numero finito di soluzioni;
- Impossibili: se non ammettono soluzioni,
Una disequazione di secondo grado espressa in forma standard
ha soluzioni che dipendono
- dal segno di detto coefficiente dominante;
- dal discriminante dell'equazione associata .
Quando
Quando Se, invece, si considera
risultano determinate le seguenti soluzioni:
- quando
- quando
ha soluzioni che dipendono dal segno delle espressioni al numeratore e denominatore.
Una frazione è infatti positiva quando i segni del numeratore e denominatore sono concordi, perciò in questo caso le soluzioni sono l'unione delle soluzioni dei due sistemi di disequazioni seguenti:
Esercizio Risolvere la seguente disequazione:
Da: si aggiungono o si sottraggono elementi da entrambe le espressioni, ottenendo: da cui, sommando i termini simili si ha: ed infine dividendo per (numero positivo), si haConcludendo, si ha che la disequazione viene soddisfatta per ogni
Esercizio Risolvere la seguente disequazione:
allora le soluzioni appartengono al seguente intervallo:
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