lunedì 7 marzo 2011

Cenni di Topologia su R

Cenni di Topologia su $\QTR{Bbb}{R}$

Retta Reale ed Intervalli

Sia $r$ una retta e fissiamo un punto $O$ (origine) e un punto $u\neq 0.$ Restano così individuati due versi, uno positivo secondo cui $O$ precede $u$ e uno negativo secondo cui $u$ precede $O.$ Una tale retta si dice orientata e delle due semirette di origine $O$ quella cui appartiene $u$ viene detta positiva, mentre l'altra negativa, indicate rispettivamente con $r^{+}$ e $r^{-}.$
Il verso positivo viene indicato da una freccia.
Assunto $\overline{Ou}$ come unità di misura (la lunghezza del segmento che unisce O con u), $\forall P\in r$ sia $\overline{OP}$ la sua misura rispetto a $\overline{Ou}.$ Allora poniamo:
MATH
Il numero reale $x_{p}$ che viene associato al punto $P$ viene detto ascissa di $P.$ (Al punto $u$ corrisponde il numero $1$.)
Si dimostra che vale anche il viceversa: ogni numero reale $x$ individua un punto su $r.$ I numeri negativi individuano punti $\in r^{-}.$ Tale corrispondenza tra $x\in \U{211d} $ e $P\in r$ si dice rappresentazione dei numeri reali ed $r$ viene anche detta retta reale.
Definizione Dati due punti reali $a$ e $b,$ con $a\leq b,$ l'insieme MATHsi dice intervallo chiuso di estremi $a$ e $b$ e si indica con MATH Si chiama intervallo aperto di estremi $a,b$ l'insiemeMATHmentre gli insiemiMATHsi chiamano rispettivamente intervallo semiaperto a destra e intervallo semiaperto a sinistra. Il numero $a$ si dice estremo inferiore (o sinistro) mentre $b$ si dice estremo superiore (o destro).
Definizione Se $a=b$, allora:MATHGeometricamente un intervallo non vuoto e non ridotto ad un punto è un segmento con estremi compresi o esclusi a seconda che sia chiuso, aperto o semiaperto. La differenza $b-a$, che rappresenta la lunghezza del segmento, si chiama ampiezza o dimensione dell'intervallo e il numero MATH si dice semiampiezza o semidimensione o raggio. Il punto medio (o centro) dell'intervallo è MATH.
Un intervallo è individuato dando il centro e la semidimensione, avendosi $a=x_{0}-\delta $ e $b=x_{0}+\delta ,$ quindiMATHche si possono scrivere sinteticamente rispettivamente come:MATH
Definizione Dato $a\in \U{211d} ,$ consideriamo l'insieme: MATHsi chiama intervallo chiuso illimitato superiormente di estremo inferiore $a, $ l'insieme: MATHintervallo aperto. Mentre gli insiemi: MATHMATHsi dicono rispettivamente intervallo chiuso e aperto illimitato inferiormente di estremo superiore b.
L'insieme $\U{211d} $ viene anche identificato con l'unico intervallo illimitato sia superiormente che inferiormente MATH ed è rappresentato dall'intera retta reale. Mentre gli intervalli semiaperti si identificano con semirette chiuse e aperte.
Notazione I simboli $-\infty $ (meno infinito) e $+\infty $ (più infinito) sono simboli convenzionali che risultano definiti dalla proprietà:MATHIl simbolo MATH indica l'insieme $\U{211d} $ MATH

Insiemi Numerici ed estremi

Sia MATH con $X\neq \emptyset .$ Il sottoinsieme $X$ viene chiamato insieme numerico.
Definizione Un elemento $a\in X$ tale cheMATH(se esiste) si chiama minimo di $X$ e si scriveMATH
Definizione Un elemento $b\in X$ tale cheMATH(se esiste) si chiama massimo di $X$ e si scriveMATH
Proposizione Se esiste, il massimo di $X$ è unico; se esiste, il minimo di X è unico.
Proof
Per assurdo$\ \exists $ $m,m^{\prime }$ tali che$\ \min X=m$ e MATH Allora, poiché $m$ è un minimo deve aversi $m\leq x,$ $\forall x\in X$ e in particolare MATHAnalogamente, poiché $m^{\prime }$è minimo di $X$, deve aversi MATH e in particolare $m^{\prime }\leq m,$ segue $m=m^{\prime }. $
Si osservi, inoltre, se esistono $\min X$ e $\max X,$ dev'essere per definizioneMATH
Definizione Sia $a\in \U{211d} $ tale che MATHSe tale elemento esiste, si dice che $X$ è limitato inferiormente e l'elemento $a$ si dice minorante di $X.$
Definizione Sia $b\in \U{211d} $ tale che MATHSe tale elemento esiste, si dice che $X$ è limitato superiormente e l'elemento $b$ si dice maggiorante di $X.$
Osservazione Osserviamo esplicitamente che il minimo e il massimo di $X$ (se esistono) sono rispettivamente un minorante e un maggiorante di $X.$ Quindi un insieme dotato di minimo (risp. di massimo) è limitato inferiormente (risp. superiormente). Infine, un insieme limitato inferiormente è in generale dotato di più di un minorante (lo stesso vale per i maggioranti).
Esempio Sia MATH con $\min X=1$, $\max X=10$. Ogni numero reale più piccolo di $1$ è ancora un minorante di $X$. Ogni numero reale più grande di $10$ è ancora un maggiorante di $X$.
Esempio Sia $X=]-3;6[$. $X$ è dotato di minoranti (tutti gli $x\in R:x\leq -3$) e di maggioranti (tutti gli $x\in R:x\geq 6$) $\Longrightarrow $ $X$ è limitato inferiormente e superiormente. $X,$ inoltre, non è dotato di massimo, nè di minimo.
Definizione Se $X$ è limitato sia superiormente che inferiormente, si dice che $X$ è limitato, cioè MATH
Teorema Se $X$ è limitato inferiormente, l'insieme dei minoranti di $X$ è dotato di massimo.
Proof
Sia A l'insieme dei minoranti di $X$, cioè MATHallora fissato $a\in A$ si ha: MATHPer la proprietà di completezza del campo reale segue che $\exists $ MATH tale che $\forall a\in A$ e $\forall x\in X$ MATH Quest'ultima relazione implica che $\lambda $ è un minorante di $X$ quindi $\lambda \in A,$ e inoltre $\lambda $ è il più grande dei minoranti di $X.$ Allora $\lambda =\max A.$
Teorema Se $X$ è limitato superiormente, l'insieme dei maggioranti di $X$ è dotato di minimo.
In virtù dei due precedenti teoremi, si possono dare le seguenti definizioni.
Definizione Se $X$ è limitato inferiormente, il massimo dei minoranti si chiama estremo inferiore e si indica con $\inf X$.
Definizione Se $X$ è limitato superiormente, il minimo dei maggioranti si chiama estremo superiore e si indica con $\sup X$.
Osservazione Osserviamo che risulta dalle definizioni date$:$MATHInoltre valgono le seguenti equivalenze.

Teorema $X$ è dotato di minimo (risp.di massimo) se e solo se:
  1. $X$ è limitato inferiormente (risp. superiormente);
  2. $\inf X\in X$ (risp. $\sup X\in X$).
Proposizione (Proprietà caratteristiche dell'estremo inferiore). Se $X$ è limitato inferiormente, l'estremo inferiore di $X$ è quel numero MATH tale che:
$1_{i})$
MATH;
$2_{i})$
MATH.
In altre parole, se $\lambda =\inf X,$ allora $\lambda $ è un minorante di $X$ (quindi vale la $1_{i}$)) e inoltre è il massimo dei minoranti, ciò vuol dire che non appena prendiamo un numero $\alpha $ più grande di $\lambda $, $\alpha $ non è più un minorante, pertanto deve esistere almeno un elemento di $X$ che non sia maggiore o uguale ad $\alpha $ (quindi vale la $2_{i}$)).
Proposizione (Proprietà caratteristiche dell'estremo superiore). Se $X$ è limitato superiormente, l'estremo superiore di $X$ è quel numero $\nu \in \U{211d} $ tale che:
$1_{s})$
MATH;
$2_{s})$
MATH
Analogamente a quanto detto per l'estremo inferiore, se $\nu =\sup X,$ allora $\nu $ è un maggiorante di $X$ (quindi vale la $1_{s}$). Inoltre $\nu $ è il minimo dei maggioranti; ciò vuol dire che non appena prendiamo un numero $\beta $ più piccolo di $\nu ,$ $\beta $ è non è maggiorante, pertanto deve esistere almeno un elemento di $X$ che non sia minore o uguale a $\beta $ (quindi vale la $2_{s}$).
Notazione Per convezione, se $X$ non è limitato inferiormente, si pone $\inf X=-\infty $ e cioè MATH; mentre se $X$ non è limitato superiormente, si pone $\sup X=+\infty $ e cioè MATH
Proposizione (Proprietà di Archimede) $\U{2115} $ è un insieme numerico non limitato superiormente.
Proof
Per assurdo supponiamo che $\exists n\in $$\U{2115} $: $n>\sup $$\U{2115} $$-1.$ Allora si ha che: $\sup $$\U{2115} $$<n+1,$ ma $n+1\in $$\U{2115} $ e quindi siamo giunti ad un assurdo perchè $\sup $$\U{2115} $ risulta minore di un elemento di $\U{2115} $$.$
Osservazione Le proprietà $2_{i}$ e $2_{s}$ possono riscriversi rispettivamente:
$2_{i}^{\prime })$
MATH MATH (dove $m=\inf X$);
$2_{s}^{\prime })$
MATH MATH (dove $M=\sup X$).
Lemma
$X$ è dotato di massimo $\Rightarrow X$ è dotato di estremo superiore e risulta $\sup X=\max X.$
Proof
Sia $M=\max X.$ Facciamo vedere che valgono le proprietà dell'estremo superiore. La $1_{s})$ è ovvia conseguenza della definizione di massimo.
Sia MATH, allora risulta $M-\varepsilon <M$ con $M\in X,$ quindi vale la $2_{i}^{\prime }).$ Pertanto $\sup X=M.$
L'implicazione contraria non vale. Infatti sia MATH Vogliamo provare che $\sup X=4.$ Basta, quindi, verificare le due proprietà caratteristiche dell'estremo superiore.
Osserviamo che MATH quindi dalla definizione di intervallo si ha $x<4,$ MATH particolare è MATH e ciò prova la $1_{s}).$
Fissiamo $\varepsilon >0$ e consideriamo $4-\varepsilon .$ Si ha che $4-\varepsilon <4$ e per la densità di $\U{211a} $ in $\U{211d} $, $\exists $ MATH tale che MATH Rileviamo che se MATH allora $\bar{x}\in X.$ Se $4-\varepsilon <2$ quindi ogni elemento di $X$ soddisfa la proprietà $4-\varepsilon <x$, $\forall x\in X.$ Quindi è soddisfatta la $2_{s}^{\prime })$ ed è $\sup X=4$, ma 4MATH non è il massimo di $X.$
Valgono analoghi risultati per il minimo.
Lemma
$X$ è dotato di minimo $\Rightarrow X$ è dotato di estremo inferiore e risulta $\inf X=\min X.$
Proof
Sia $m=\min X.$ Per $m$ dimostriamo le proprietà dell'estremo inferiore. La $1_{i})$ deriva dalla stessa definizione di minimo.
Sia MATH $m<m+\varepsilon $ con $m\in X,$ quindi vale la $2_{i}^{\prime })$ con MATH
Pertanto $\inf X=m$ e $X$ è limitato inferiormente.
Come controesempio per l'implicazione inversa, consideriamo l'insieme
MATH
Vediamo che $\inf X=-1.$ Osserviamo che $X\subseteq (-1,3)$.
Dalla definizione di intervallo si ha: MATH e, poiché MATH vale in particolare MATH e quindi vale la $1_{i}.$
Fissiamo ora $\varepsilon >0,$ consideriamo $-1+\varepsilon .$ Si ha $-1<-1+\varepsilon $ e per la densità di MATH in $\U{211d} $, $\exists $ MATH Osserviamo che, se $-1+\varepsilon <3,$ allora $\bar{x}\in X,$ se invece MATH quindi ogni elemento di $X$ soddisfa la proprietà MATH
Quindi è soddisfatta la $2_{i}^{\prime }$ ed è $\inf X=-1.$ Tuttavia MATH non è minimo di $X.$

Insiemi contigui

Definizione Siano $A$ e $B$ insiemi numerici. Se $A$ e $B$ soddisfano la seguente proprietàMATHgli insiemi $A$ e $B$ si dicono separati.
Se $A$ e $B$ sono separati, allora $A$ è limitato superiormente e $B$ è limitato inferiormenteMATHe l'insieme degli elementi di separazione di $A$ e $B$ èMATH
Definizione Due insiemi $A,B$ separati e t.c.MATHsi dicono contigui.
Teorema $A,B$ sono due insiemi contigui se e solo se $\exists !$ elemento di separazione.
Teorema Un insieme MATH è un compatto se e solo se $K$ è chiuso e limitato.
Rimandiamo al capitolo relativo alle successioni per dare una definizione rigorosa di insieme compatto.
Un insieme MATH si dice denso in $\QTR{Bbb}{R}$ se ogni intervallo aperto non vuoto di $\QTR{Bbb}{R}$ contiene almeno un punto di $A$.
Esempio $\QTR{Bbb}{Z}$ non è denso in $\QTR{Bbb}{R}$, in quanto ad esempio l'intervallo $]0,1[$ non contiene punti di $\QTR{Bbb}{Z}$; invece MATH è denso in $\QTR{Bbb}{R}$: infatti preso un qualsiasi intervallo aperto questo contiene infiniti punti, quindi anche punti diversi da zero.
Notiamo che se $A$ è denso in $\QTR{Bbb}{R}$ ogni intervallo aperto non vuoto di $\QTR{Bbb}{R}$ contiene non uno solo, ma infiniti punti di $A$.
Proposizione $\QTR{Bbb}{Q}$ è denso in $\QTR{Bbb}{R}$.
Proof
Sia $I$ un intervallo aperto (non vuoto); se non è limitato, consideriamo un qualsiasi intervallo aperto (non vuoto) e limitato MATH (basta prendere due punti $a,b\in I$ con $a<b$ e porre MATH): se proviamo che MATH, allora anche MATH. Quanto abbiamo detto sinora ci permette di restringerci al solo caso in cui MATH e' un intervallo limitato (non vuoto). Poichè $\QTR{Bbb}{Q}$ non è limitato nè superiormente nè inferiormente, (si veda Corollario relativo alla costruzione dei campi $\U{2115} $, $\U{2124} ,$ $\U{211a} )$, $\alpha $ non è un minorante di $\QTR{Bbb}{Q}$, quindi esiste MATH tale che $q_{0}<\alpha $. Dato che l'intervallo è aperto e non è vuoto, $\alpha <\beta $, pertanto $d=\beta -\alpha >0$. Scegliamo MATH tale che $d>\frac{1}{n}$ (si veda Corollario relativo ad $\QTR{Bbb}{N}^{+}$): adesso, partendo da $q_{0}$ (che è minore di $\alpha $) muoviamoci a passi di $\frac{1}{n}$ (che sono più corti della lunghezza $d$ dell' intervallo), così a un certo punto ci dovremmo trovare dentro all'intervallo. Per farlo, consideriamo l'insieme MATH: tale insieme è non vuoto per la Proprietà di Archimede applicata con $a=\frac{1}{n}$ e $b=\alpha -q_{0}>0$, quindi per la proprietà del minimo intero (ogni sottoinsieme non vuoto di $\QTR{Bbb}{N}$ ha minimo) ha minimo $\overline{m}$. Poniamo MATH, e osserviamo che $q>\alpha $ perchè $\overline{m}\in E$. Dato che $q_{0}<\alpha $ , il numero $\overline{m} $ non può essere zero; allora MATH, cioè MATHda cui MATHAbbiamo provato che MATH, ma $q$ è razionale perchè somma di numeri razionali.


Intorni e punti di accumulazione

Sia MATH. Preso $x_{0}\in \U{211d} $ possiamo dare le seguenti definizioni.
Definizione Un intorno di $x_{0}$ è un intervallo aperto di centro $x_{0},$ cioè un intervallo del tipoMATH
Definizione Si chiama intorno destro di $x_{0}$ un intervallo aperto del tipo MATH con MATH
Definizione Si chiama intorno sinistro di $x_{0}$ un intervallo aperto del tipo MATH con MATH
Definizione Se $x_{0}=+\infty ,$ si chiama intorno di $+\infty $ ogni intervallo del tipo MATH con $a\in \U{211d} .$
Definizione Se $x_{0}=-\infty ,$ si chiama intorno di $-\infty $ ogni intervallo del tipo MATH con $b\in \U{211d} .$
Proposizione L'intersezione di due intorni di $x_{0}$ è un intorno di $x_{0}.$ L'intersezione di due intorni destri (risp. sinistri) di $x_{0}$ è un intorno destro (risp. sinistro) di $x_{0}.$
Proposizione MATH con MATH un intorno $I_{1}$ di $x_{1}$ e un intorno $I_{2}$ di $x_{2}$ $tale.che$ MATH
Notazione L'insieme degli intorni di $x_{0}$ si indica con MATH L'insieme degli intorni destri di $x_{0}$ si indica con MATH mentre l'insieme degli intorni sinistri di $x_{0}$ si indica con MATH
Definizione Sia $X$ un insieme numerico. Un punto MATH è un punto di accumulazione per $X$ se ad ogni intorno di $x_{0}$ appartiene almeno un punto di $X$, distinto da $x_{0}$(se $x_{0}\in X$), cioèMATH
Teorema MATH è punto di accumulazione MATH MATH l'insieme $I\cap X$ è infinito.
Corollario Dal teorema enunciato segue che un insieme dotato di punti di accumulazione è necessariamente infinito, o, ciò che è lo stesso, che un insieme finito non è dotato di punti di accumulazione.
Proposizione Il punto $+\infty $ è un punto di accumulazione per $X$ se e solo se $X$ non è superiormente limitato. Il punto $-\infty $ è un punto di accumulazione per $X$ se e solo se $X$ non è inferiormente limitato.
Definizione Se $x_{0}\in X$ e $x_{0}$ non è punto di accumulazione per $X$, si dice che $x_{0}$ è un punto isolato, cioèMATH
Definizione Un punto $x_{0}$ MATH (risp. MATH) è un punto di accumulazione a destra (risp. a sinistra) per $X$ se MATH (risp. MATH), si ha MATH
Proposizione L'estremo superiore (risp. inferiore) di un insieme numerico $X,$ se non appartiene a $X,$ è un punto di accumulazione per $X.$
Notazione Con il simbolo $DX$ si indica l'insieme dei punti di accumulazione per l'insieme numerico $X$ distinti da $+\infty ,-\infty $ (ovvero insieme dei punti di accumulazione al finito). $DX$ viene detto derivato di $X.$
Definizione Un insieme $X$ si dice chiuso se contiene il proprio derivato cioè $DX\subset X.$
Teorema Sia $X$ un insieme numerico. Si ha che $X$ è chiuso e limitato se e solo se $X$ contiene tutti i suoi punti di accumulazione.
Proof
Sia $X$ limitato. Allora $+\infty $ e$\ -\infty $ non sono punti di accumulazione per $X.$ Infatti se $X$ è limitato allora per definizione: MATHPoichè $\exists $ $c<a,$ si ha MATH quindi $-\infty $ non è punto di accumulazione. Analogamente MATHper cui $+\infty $ non è punto di accumulazione per $X.$ Allora dall'ipotesi che $X$ è chiuso segue che $X$ contiene tutti i suoi punti di accumulazione ed in particolare $X$ contiene tutti i suoi punti di accumulazione dato che $+\infty $ e $-\infty $ non lo sono.
Viceversa, se per assurdo $X$ non fosse chiuso, alloraMATHcon $p$ punto di accumulazione al finito.
Se $X$ non è limitato allora $p=\pm \infty $ è di accumulazione, quindiMATHil che implica che MATHdi accumulazione non al finito.




Per maggiori approfondimenti inerenti gli argomenti trattati cfr. Bibliografia.

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